Consigli su come comunicare ai partecipanti l’attenzione per le norme sanitarie

Ogni organizzatore di eventi sportivi ha dal 2020 un pensiero fisso in più, il Covid. Anche se la campagna sanitaria sta procedendo verso un suo contenimento, le norme di prevenzione e gestione rimarranno per diverso tempo tra le attività da attuare. I partecipanti sono estremamente attenti a come l’organizzatore gestisce questo aspetto, iscrivendosi a gare che diano anche certezze organizzative in merito. Come fare per comunicare ai possibili partecipanti la qualità del proprio lavoro verso le norme sanitarie? Come mostrargli che, iscrivendosi, possono gareggiare in sicurezza e divertirsi allo stesso tempo? Nel 2020 sono stato il fotografo ufficiale di oltre 10 eventi sportivi post covid. In questa guida ci sono alcuni consigli che permetteranno a te organizzatore di comunicare in maniera efficace ai partecipanti che l’evento è sicuro e che si potrà divertire.
1. Mettere in mostra ciò che ha a che fare con il covid
Termo scanner, gel disinfettante, mascherine chirurgiche, guanti mono uso, distanziamento. Tutti elementi che non si sposano con l’idea di gara sportiva classica. Il primo pensiero è quello di “nasconderli”, di far vedere la gara come se fosse prima del 2020. Ma il covid c’è e ci sarà ancora per diverso tempo, e lo sanno anche gli atleti. Fare finta di niente è contro producente, induce l’atleta a pensare che sia gestito poco o niente, portandolo così alla scelta di non iscriversi. Il consiglio è quello di mostrare quanta attenzione mettete affinché tutte le norme anti contagio siano presenti e rispettate. Bastano poche foto, chiare, esaustive, come ad esempio il personale volontario che misura la temperatura all’ingresso, oppure il gel disinfettante vicino ai moduli di compilazione della segreteria.

2. Sorridete anche con la mascherina
La mascherina copre parte del volto, e rende l’interazione personale più difficile. Nonostante questo è possibile comunque distinguere una persona che ride. Questo perché il sorriso muove tutto il viso e coinvolge anche gli occhi. Il sorriso manifesta serenità, felicità, benessere e apertura nei confronti di un’altra persona. Tutti elementi che l’atleta si aspetta da una gara a cui intende partecipare e che sarà ben felice di contraccambiare sentendosi parte della famiglia.

3. Il finisher vuole essere ancora fotografato
Qualsiasi sia il motivo per cui un’atleta ha partecipato all’evento, il finisher desidera una foto che mostri che lui/lei ce l’ha fatta portando a termine la gara. La sua testimonianza di partecipazione come ha da sempre un vantaggio anche per il marchio dell’evento, perché comunica a chi vedrà la foto che il partecipante si è divertito, ma soprattutto di quale gara si tratta. Prima del covid era abitudine farsi fotografare con lo smartphone da parenti o amici sul podio oppure sotto l’arco di arrivo, ma adesso non è più possibile perché sono zone interdette al pubblico e alla sosta. Diversi finisher si fanno comunque fotografare vicino ai banner dove è presente il logo dell’evento o comunque lo stesso è facilmente identificabile. Punti periferici, posizionati in luoghi aperti e dove il distanziamento è possibile. Questo perché così si possono togliere la mascherina senza contravvenire alle regole. Il mio consiglio è quello di predisporre una postazione che permetta ai finisher di farsi fotografare, e di inserire sia il logo dell’evento che quello degli sponsor primari.

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